martedì 20 marzo 2012

D0MENICA 25 MARZO: tutti a Masate ore 10


Conoscere e difendere le buone terre di Masate
Circolo Ecologico “La Cà Bianca” di Masate

Il Circolo Ecologico la Ca' Bianca ha aderito al nascente forum nazionale ”Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori” (www.salviamoilpaesaggio.it).
E' questo lo spirito che anima l'associazione: promuovere azioni concrete per fermare il consumo di suoli fertili e la distruzione del paesaggio agricolo.
Dopo un'attenta analisi del documento “Prima variante al Piano di Gestione del Territorio (P.G.T)” di Masate abbiamo ritenuto opportuno presentare all'Amministrazione Comunale alcune osservazioni al documento che troverete riassunte in questo volantino.
Apprezziamo, rispetto al precedente PGT, la difesa dell'area agricola oltre la provinciale (area cimitero), che restituisce ai terreni la loro vocazione originaria, l’ampliamento a circa 5 ettari del verde nella la zona foppe e i numerosi interventi già realizzati dalla nostra Amministrazione.
Non siamo d’accordo però su altre scelte contenute nel documento della Variante, che la giunta non intende ridiscutere, riteniamo quindi corretto far conoscere a tutti i cittadini di Masate il nostro punto di vista.
Due sono in sintesi i punti essenziali, e sui quali siamo in disaccordo con le scelte operate  dall'Amministrazione:
Ampliamento della Zona industriale
Siamo contrari alla scelta di ampliare la zona industriale, compresa tra il canale Villoresi, la “porcilaia” e via Risorgimento, perché comprometterebbe in modo definitivo il paesaggio rurale che invece va tutelato e valorizzato, come previsto anche dalla nostra costituzione: art. 9...”La Repubblica tutela i paesaggio e il patrimonio storico artistico...” e perché in questo modo la nostra impronta ecologica aumenterà e contemporaneamente lo stop al “consumo del suolo” verrà rimandato di altri 10 anni.( durata del P.G.T)
La nuova area industriale penalizza e abbruttisce il nascente parco lungo il canale Villoresi.
Consigliamo invece di limitare l'insediamento industriale alle zone strettamente limitrofe a quella già esistente, non oltre l'attuale porcilaia, e di inserire l'area rimanente, proprio per la vocazione agricola tutt'altro che improduttiva e facilmente irrigabile, nel Parco del Rio Vallone.
Questo percorso potrà così rientrare nel progetto della Provincia di Milano ”Dorsale Verde, il futuro sostenibile del Nord Milano”. Volendo essere ancora più lungimiranti, auspichiamo una riconversione della zona: a coltivazioni biologiche, orti solidali, e progetti per un'agricoltura sostenuta dalla comunità e a km 0.
Quanto dichiariamo non è utopia, perché dalle ultime notizie pervenuteci sul progetto PLIS del Parco del Rio Vallone, sembra che l' ente in questione stia avanzando proposte in questa direzione.
Questo progetto d'eccellenza offrirebbe opportunità di lavoro e contemporaneamente potrebbe soddisfare il fabbisogno alimentare delle nostre piccole realtà.
Come per il residenziale, non riteniamo necessario una ulteriore espansione della zona industriale dal momento che esistono già fabbricati liberi in aree più facilmente raggiungibili.
Nuova zona residenziale nell'area ex Comotti
In questo momento anche nel nostro territorio sono presenti molti appartamenti invenduti o non abitati. Quindi non c'è necessità di costruire ovunque c’è uno spazio libero e dove se ne presenti l’occasione, concedendo diritti di edificabilità ai privati.
Vogliamo inoltre evidenziare che consideriamo questa area come un glorioso passato della nostra piccola industria (quanta storia e quanti edifici sono già stati distrutti e dimenticati!).
L’edificio andrebbe invece tutelato come esempio di archeologia industriale e l'area verde protetta per la presenza di alberi secolari, e l’insieme messo a disposizione anche per funzioni pubbliche legate alla comunità.
Sarebbe bello veder rinascere in questa zona realtà lavorative, a vocazione artigianale, inserite in edifici industriali di vecchio stampo, al posto di brutti e freddi capannoni.
Se la difficile situazione finanziaria degli enti locali e la richiesta di servizi pone gli amministratori davanti a scelte non facili, noi chiediamo una coraggiosa inversione di rotta: i governi e le amministrazioni comunali cambiano ma le responsabilità degli abitanti rimangono.
Non è più tempo di rimandare o delegare, le associazioni ci sono, ma mancano all'appello i cittadini. Ora è necessario il coinvolgimento e la collaborazione di tutti voi. La consapevolezza dei disastri ambientali provocati anche dalla nostra disattenzione e indifferenza ci deve condurre in un percorso comune e condiviso verso una nuova concezione del mondo e degli stili di vita. Cambiare è possibile!
Vi invitiamo a collaborare, segnalando il vostro interesse partecipando all’iniziativa di
DOMENICA 25 MARZO a partire dallo ore 10 in piazza della Repubblica a Masate per una “visita guidata “ sulle Terre minacciate a toccare con mano come cambierà Masate con gli interventi approvati dalla Giunta.
Insieme si possono trovare soluzioni alternative da proporre all’amministrazione, rinunciando magari anche a qualcosa pur di non barattare la poca terra agricola rimasta.
Inoltre l' Amministrazione ci ha anticipato che prossimamente verrà indetta una assemblea pubblica, per spiegare le problematiche finanziarie del nostro comune, anch’esse collegate a quanto sta accadendo.
Anche in questa occasione sarà importante esserci visto che in un futuro, forse non lontano, la nostra fertile Pianura non sarà più in grado di produrre cibo “controllato e sicuro”. E a noi rimarrà solo un territorio non bello da vedere, devastato e soffocato da capannoni, ammassi di case sempre più piccole e ravvicinate, autostrade e tangenziali (imminenti la Teem, Brebemi, Pedemontana) senza alberi e sempre più congestionate. E' questo il futuro che vogliamo?
Per concludere, ci uniamo anche alle ACLI provinciali che con l'interessante programma di “Anni Verdi Ambiente” dichiarano che c'è bisogno di un nuovo umanesimo!
Vi aspettiamo Domenica 25 marzo alle ore 10 in piazza della Repubblica, insieme visiteremo ambiti di territorio da preservare.

mercoledì 14 marzo 2012

--18 MARZO-- ASSEMBLEA GENERALE DEL MOVIMENTO NO TEM





ASSEMBLEA GENERALE DEL MOVIMENTO NO TEM
18 MARZO h 15
PRESIDIO PERMANENTE MARTESANA
CASCINA BRAGOSA,PESSANO CON BORNAGO

Una nuova ondata di cemento e speculazione si sta per abbattere sulla Martesana: la TEM (tangenziale est esterna milano).Questa nuova infrastruttura si inserisce nel folle piano di Formigoni di trasformare la Martesana nel nuovo polo logistico d'Europa. Assolombarda stima che oltre il 70% delle merci in ingresso e in uscita dall'Italia passerà dall'est milanese(rigorosamente su gomma..).
Questa prospettiva di sviluppo distruggerà totalmente il tessuto produttivo locale basato sulla piccola e media impresa
, sostituendolo con logistiche, centri commerciali e outlet caratterizzati da lavoro sotto cooperativa, precario e senza nessuna prospettiva per il futuro. Inoltre come tutte le grandi opere anche la TEM è ad altissimo rischio di infiltrazioni mafiose, come è stato recentemente dimostrato con il caso dei cantieri Bre.Be.Mi., imbottiti di amianto, cromo e scarti di acciaierie.
La Corte dei Conti, nonostante manchi il 95% della copertura finanziaria, il 27 febbraio ha dato il via libera al progetto rendendo possibile l'avvio dei lavori. Con ogni probabilità nei primi giorni di aprile Terragni e suoi amici speculatori apriranno un finto-cantiere in pieno stile Val di Susa, per cercare disperatamente di attirare gli investimenti necessari alla realizzazione di quest'opera aberrante. Mentre in Europa si incentiva il trasporto su treno, la rete autostradale italiana, che già oggi è più “densa” di quella media europea (2,2 km di rete ogni 100 kmq di superficie, contro 1,5), è destinata a crescer di un terzo.
In questo momento è quindi fondamentale riuscire ad organizzarsi ed agire per prevenire ogni forma di cantierizzazione e del territorio.

Non abbiamo intenzione di lasciar distruggere la nostra terra, bene comune, per il profitto dei pochi! 
De chi se pasa no!!
CHI SEMINA STRADE RACCOGLIE TRAFFICO