sosteniamo gli amici di Legambiente di Trezzo che stanno difendendo una parte 

importante del territorio cittadino.

Ecco il comunicato: 

COMITATO per la DIFESA del TERRITORIO di TREZZO sull'ADDA

DICIAMO "NO" alla NUOVA STRADA per COLNAGO

Il Comune di Trezzo sull'Adda ha inoltrato la richiesta al Parco Adda  Nord di realizzare una nuova strada di collegamento tra Via Nenni e Via Brasca, che proseguirebbe dalla Residenza Sanitaria Anziani "Anna Sironi", sino al Piano Integrato Intervento denominato "ex Fornace Radaelli"; nella stessa istanza, il Comune propone la realizzazione di una seconda strada in prossimità dell'area ex cooperativa CISA di Via per Colnago, in ambito attualmente agricolo e inserito nel Parco Adda Nord.

Le due realizzazioni determinerebbero la revisione dell'intera viabilità del quartiere cittadino tra Via F.lli Cervi, Via P. Nenni, Via Togliatti, Via delle Racche, con la possibile successiva messa in opera di nuove rotatorie, già delineate dal SINDACO in un incontro pubblico tenutosi il 26 Marzo 2014.

Questa ennesima strada avrebbe gravi ripercussioni ambientali, sia per  la  vivibilità del quartiere, sia per l'inquinamento atmosferico e da rumore causato dal traffico veicolare indotto, sia nei confronti delle aree agricole e naturali, per buona parte inserite nel perimetro del Parco Adda Nord, e costituenti elemento di secondo livello della RER (Rete Ecologica Regionale), e parte degli ambiti agricoli d'interesse strategico del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale).

Inoltre, l'area sedime della strada è esondabile in quanto è un cavo di raccolta delle acque piovane dai terreni circostanti, la cui ostruzione in passato ha già provocato gravi danni agli edifici limitrofi.

Inoltre, la proposta avvierebbe altro consumo di suolo in prezioso territorio agricolo e ambientale e andrebbe a causare ripercussioni al vicino SIC Oasi le Foppe (Sito di Interesse Comunitario) gestito dal Parco Adda Nord, in quanto toglierebbe parte della vegetazione spontanea di barriera tra l'abitato e le aree naturali e agricole rimaste, porterebbe altro traffico sempre più vicino alle aree naturali e alle case con conseguente rumore, smog e inquinamento luminoso, anzi graverebbe ulteriormente  il traffico di Via Nenni e di Via Brasca e renderebbe il quartiere invivibile.

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